“S’aperse in nuovi amor l’eterno Amore”
Circa 30 anni or sono, il mio Professore di teologia dogmatica Padre Agostino Trapè che aveva la veneranda età di 85 anni e che era l’allora superiore generale dell’ordine degli Agostiniani; nel corso di una sua lezione in Roma, a due passi da San Pietro, affermava con l’entusiasmo di un ventenne che, secondo lui, il più bel verso della Divina Commedia di Dante Alighieri era quello in cui lo stesso parlava della creazione e che da il titolo al presente articolo: “S’aperse in nuovi amor l’eterno Amore”. Come dargli torto? Che cosa ci può essere di più bello che comunicare con un verso immortale che il motivo per cui Dio ha creato gli uomini è l’Amore?
Questo verso sublime mi è stato di guida per tutta la vita ricordandomi sempre, anche nei momenti più bui e difficili, che la motivazione per cui esistiamo è un atto di amore di Colui che ci ha creato e nel contempo che amare è la nostra missione ed anche il nostro destino.
Benedetto Spadaro
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