Il tempo lo spazio e l’eternità. ( parte seconda )

Voglio comunicarvi le ulteriori  riflessioni sul tempo lo spazio e l’eternità. ( leggi il primo articolo sull’argomento su questo sito, vedi anche video di Bonolis sulla sua conferenza alla Luiss dal titolo”Way Into the Future ..But Watch Your Step! “)

Mio figlio Gianfilippo mi ha posto una interessante domanda sull’epoca in cui avrei preferito vivere. Come tutti i giovani dell’era digitale, pretendeva da me una risposta immediata come è quella che ci può fornire un motore di ricerca come google, ma io gli ho detto che per rispondere ad una domanda così importante, era necessario che ci riflettessi un pò.

Ebbene dopo averci riflettuto, cercando nella mia memoria,  ho fatto la seguente scoperta che mi ha stupito: Esaminando i momenti più felici e più tristi della mia vita  mi sono accorto che i sentimenti di gioia o di dolore che mi avevano provocato non dipendenvano dall’epoca in cui erano collocati, quanto piuttosto da come li avevo vissuto  io, all’interno delle epoche stesse.

Infatti, le “perle” e le sofferenze della mia vita ( come diceva il Principe Fabrizio ricordando le sue vicissitudini prima di morire, nel celeberrimo romanzo: ” Il  Gattopardo”) erano e sono connotate dal mio grado di avvicinamento  all’Assoluto all’Eterno.

Questa considerazione ha come fondamento la concezione di tempo e di eternità di cui parla Sant’Agostino nella sua opera più celebre “Le confessioni”. Nella stessa, Sant’Agostino dice in pratica che, il tempo altro non è, se non una parentesi aperta dall’onnipotente Dio nell’eternità, che è la dimensione stessa di Dio. Specifica inoltre, che nell’eternità  sono presenti contemporaneamente le tre dimensioni temporali : passato presente e futuro  che sono le dimensioni temporali nelle quali vive ciascuno di noi.

Ora rendiamoci conto che, le dimenzioni spaziali e temporali sono causa in noi di continui mutamenti (il più estremo dei quali è la morte) che contrastano con la nostra natura eterna ed immortale e ci sottopongono a dei continui sbalzi di umore.

Considerato tutto ciò,  ripercorrendo i momenti più esaltanti e felici della mia vita, ho potuto ricordare che essi sono sempre stati e sono legati, non alle varie epoche in cui ho vissuto, ma al come le ho vissute soggettivamente; infatti tutte le volte che con la mia vita,  sono riuscito a realizzare i valori costitutivi della mia persona che sono eterni ed immortali ho provato felicità;  quando invece me ne sono allontanato ho provato tristezza e dolore.

Benedetto Spadaro

1 commento

I commenti sono chiusi.