LA STIRPE DEI FARAONI STITICONI

Gesù e i faraoni

Voi che leggete direte subito: che cosa c’entra Gesù con i Faraoni egiziani?

Be fidatevi di me, Gesù in quanto figlio di Dio e Dio egli stesso, c’entra con tutto, passato, presente e futuro.

In questo articolo in particolare voglio trattare delle differenze che sussistono, nel modo di trattare il prossimo, fra Gesù e i Faraoni. L’argomento mi sembra interessante, perché tutti noi a volte siamo un po superficiali nell’attribuire approvazione ed ammirazione per quello che vediamo, quando entriamo in un museo egizio. Vi troviamo infatti testimonianze di una civiltà perduta che ha però lasciato ai posteri numerosissime ed a volte imponenti testimonianze e ne restiamo ammirati.

Forse raramente riflettiamo sul significato delle testimonianze che vediamo  e su cosa esse significhino per noi esseri umani che possiamo contemplarle.

Ad esempio proviamo per un attimo ad immaginare cosa è costata in termini umani una piramide egizia: é costata la vita e l’infelicità perenne delle migliaia di schiavi che hanno contribuito a costruirla; ed allora cosa c’è da ammirare in  una civiltà che in nome di uno sfarzo inutile, ha costruito il proprio lustro sull’infelicità della maggior parte del popolo?

Cosa ben diversa ha fatto invece Gesù che pur essendo figlio di Dio, è venuto per servire e non per essere servito, al punto da dare la vita per tutti noi, anche per quelli che lo hanno crocifisso o che lo odiano. 

Poiché il male produce solo e sempre tristezza, vi invito a guardare l’immagine in evidenza in questo articolo che contiene le foto di alcuni faraoni così come sono raffigurati nei loro sarcofaghi. Ditemi: non vi sembra che trattasi di gente triste e afflitta da gravi problemi di stitichezza?

Benedetto Spadaro 

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